Il Progetto

Informazioni generali

DignITA – International protection of human dignity through criminal law: strengthening Italy’s implementation record (DignITA) è un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale “Finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, Missione 4 Componente 1 CUP F53D23003570006” che vede la collaborazione di quattro unità di ricerca afferenti alle Università degli Studi di Ferrara, dell’Università di Catania, dell’Università Roma Tre e della Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa.

Obiettivi

DignITA mira a sviluppare e promuovere un approccio coerente alla tutela della dignità umana tramite il diritto penale, a livello sia internazionale che nazionale. A tal fine, il progetto persegue tre obiettivi principali:

  • identificare un concetto di dignità umana che sia specificamente pertinente al diritto penale internazionale, intrecciando le ampie concezioni utilizzate a livello internazionale con gli standard più restrittivi che emergono dal diritto penale interno;
  • mappare tutte le norme internazionali e UE volte a proteggere la dignità umana attraverso obblighi di criminalizzazione nel diritto interno, comprese le norme sui crimini internazionali, la tortura, le sparizioni forzate, la criminalità organizzata transnazionale, il terrorismo, la protezione dei gruppi vulnerabili, le attività economiche criminali e il diritto e la giurisprudenza dei diritti umani;
  • valutare i risultati ottenuti dall’Italia nell’attuazione degli obblighi internazionali e UE, prendendo in considerazione sia il loro adattamento nell’ordinamento italiano sia la loro concreta applicazione.

L’obiettivo ultimo di DignITA, dunque, è rafforzare la capacità dell’Italia e di altri Paesi di dare effettiva attuazione agli obblighi internazionali di criminalizzazione posti a tutela della dignità umana.

Sviluppo del progetto e ruolo delle unità di ricerca (roadmap)

La realizzazione degli obiettivi di ricerca del progetto sarà articolata su tre fasi.

Nella prima fase (mesi 0-6), le unità di ricerca si concentreranno sulla definizione dei concetti chiave e della metodologia di ricerca, identificando le questioni di carattere preliminare e trasversale.

Nella seconda fase (mesi 7-18), le unità di ricerca si occuperanno di identificare gli obblighi di criminalizzazione che hanno un impatto sulla dignità umana gravanti sull’Italia e ne analizzeranno il recepimento nell’ordinamento interno.

La terza fase (mesi 19-24) si concentrerà sulla finalizzazione del progetto e dei suoi output, e sulle attività di diffusione dei risultati della ricerca.

Le unità di ricerca perseguiranno gli obiettivi del progetto adottando un approccio interdisciplinare, grazie alle loro competenze trasversali in materia di filosofia del diritto, diritto internazionale e diritto penale.

In particolare, l’unità di ricerca dell’Università di Ferrara analizzerà in concetto di dignità umana e il suo rapporto con quello di vulnerabilità nella dimensione penale, nonché il recepimento in Italia degli obblighi di criminalizzazione in materia di tortura, sparizioni forzate, apartheid. L’unità si occuperà altresì degli obblighi in materia di contrasto al crimine transnazionale organizzato.

L’unità dell’Università di Roma Tre si occuperà invece dei crimini internazionali in tempo di pace e in tempo di guerra, analizzando altresì ulteriori crimina iuris gentium che incidono sulla dignità umana, come la pirateria e atti di armed robbery at sea, i crimini contro il patrimonio culturale e quelli contro persone protette.

Gli obblighi di criminalizzazione relativi al terrorismo internazionale, insieme a quelli relativi alla tutela dei gruppi vulnerabili (in particolare in materia di violenza contro le donne, i minori e le persone con disabilità, il cybercrime e i crimini d’odio) saranno analizzati dall’unità della Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa .

Infine, l’unità di ricerca dell’Università di Catania sarà responsabile dell’analisi degli obblighi di criminalizzazione in materia di protezione dei minori e tutela dei lavoratori. L’unità si occuperà altresì dello studio del rapporto tra tutela penale della dignità umana e istituti di parte generale (ad es., concorso nel reato, tentativo).

Risultati attesi

Il progetto mira a raggiungere i seguenti risultati:

Risultati trasversali: 1) sito web; 2) banca dati open access (inserita nel sito) sulle norme e sulla giurisprudenza rilevanti a livello internazionale, europeo e nazionale; 3) Osservatorio ad hoc, volto all’analisi critica dei dati acquisiti attraverso il monitoraggio dei procedimenti giudiziari rilevanti; 4) biblioteca audiovisiva ad accesso libero (inserita nel sito); 5) registrazione degli eventi gestiti dal Progetto (disponibile sul sito); 6) newsletter, da pubblicare con cadenza semestrale; 7) gestione social accounts collegati al progetto.

Risultati rivolti agli stakeholders rilevanti: 8) programmi di formazione ibridi adattati alle esigenze di specifiche categorie di stakeholders rilevanti come giudici, avvocati, ONG; 9) pubblicazione di manuali e linee guida utili per le attività di formazione; 10) presentazione di proposte di riforma volte al miglioramento del quadro giuridico italiano; 11) presentazione di memorie amicus curiae, interventi di terzi davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo e pareri di esperti in procedimenti nazionali pertinenti, anche davanti alla Corte costituzionale; 12) collaborazione con le aziende per la redazione di modelli di compliance, idonei a soddisfare i requisiti previsti dalla normativa internazionale e nazionale in materia.

Risultati con specifica rilevanza accademica: 13) organizzazione di cliniche legali che offrono pareri legali pro-bono alle vittime vulnerabili di alcuni dei reati in questione; 14) pubblicazione di un volume collettaneo con i risultati del progetto, integrato da articoli dei singoli partecipanti da pubblicare nelle principali riviste giuridiche.

Risultati destinati al grande pubblico: 15) eventi di divulgazione rivolti al pubblico in generale e agli studenti, volti ad accrescere la consapevolezza sui temi oggetto del Progetto.